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Donare gli organi: una scelta in comune

Il Comune di Roddi offre ai cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere e far registrare la propria volontà nel registro nazionale del Sistema Informativo Trapianti, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Data:
Venerdì, 14 Agosto 2015
Donare gli organi: una scelta in comune

Descrizione

I Comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, Monchiero, Monforte d’Alba, Novello, Roddi, Roddino, Sinio e Verduno, associati all’Unione di Comuni “Colline di Langa e del Barolo” hanno aderito  al progetto “Una Scelta in Comune” realizzato in collaborazione con il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti per facilitare la raccolta dell’espressione della volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti.

Tutti i cittadini maggiorenni, infatti, in occasione del rilascio o del rinnovo della carta di identità, avranno la possibilità di dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti al personale dell’Ufficio Anagrafe, firmando un apposito modulo. La decisione di consenso o diniego  sarà quindi trasmessa per via telematica al Sistema Informativo Trapianti. Ovviamente la scelta può essere modificata in qualunque momento recandosi agli sportelli dell’ASL, in quanto  risulta valida l’ultima espressione rilasciata in ordine temporale. Sulla carta di identità non verrà apposta alcuna annotazione.

Il Presidente dell’Unione, a nome dei Sindaci dei Comuni associati, dichiara:

«I Comuni dell’Unione hanno condiviso questa iniziativa ed aderito al progetto “Una scelta in Comune” in quanto intendono,  nel massimo rispetto della libertà di coscienza di ciascuno, stimolare l’attenzione su un  tema così importante e delicato e far emergere lo spirito di solidarietà e generosità troppo spesso inespresso. Ai cittadini viene data la possibilità di  compiere un atto di solidarietà verso il prossimo  che si concretizza  attraverso l’inserimento della propria disponibilità in un registro nazionale.  La normativa italiana non prevede  il silenzio-assenso: se non vi è stata una esplicita manifestazione di volontà in vita, adeguatamente documentata (sia essa favorevole o contraria), la decisione sulla donazione dopo la morte è affidata ai famigliari ai quali i medici si rivolgono in un momento particolarmente triste e drammatico e  quando non  è assolutamente  facile prendere decisioni. Grazie a questa iniziativa  sarà possibile diffondere una maggiore sensibilizzazione verso il trapianto di organi e tessuti che ancora, per alcune gravi malattie, rappresenta l’unica soluzione terapeutica.”


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Ultimo aggiornamento

23/02/2024 10:55




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